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ORCOZUCCA

Orcozucca

Un giovane orco ama mangiare zucche a colazione, pranzo e cena, e, anziché sgranocchiar bambini, vuole imparare a leggere scrivere e far di conto. Ma quando mai un’orco, creatura spaventosa e un po’ “tonta”, può avere queste manie?
E’ ciò che si domanda, in un’aula scolastica invasa dalle zucche, il “Maestro Inglese”, un po’ precettore un po’ Mr. Bean, al quale non dispiace di avere un nuovo allievo.
Tra i compagni di scuola ci sarà anche Pinocchio, noto discolo e asino che si lascerà contagiare dalla smania di imparare di Orcozucca. Con l’aiuto del pubblico e del maestro, la prima lezione si svolgerà in allegria e Orcozucca felice, imparerà tantissimo. Egli capirà soprattutto ad avere fiducia in se stesso.

Lo spettacolo è dedicato a tutti gli studenti: a chi ama la scuola; a chi la guarda con sospetto e a chi, almeno a parole, la detesta. Orcozucca non ci sta a farsi relegare nella schiera di quelli che “non faranno molta strada...”, e ci insegnerà a vedere la conoscenza come un arricchimento della propria mente e un’arma di riscatto sociale che fa bene al cuore e all’anima. Per ottenere queste ricchezze sono necessarie grande forza di volontà e notevole caparbietà. Più si è ai margini della società, vittime di pregiudizi e isolamento, più forza e perseveranza saranno necessarie per raggiungere obbiettivi lontani ma non certo impossibili. Più maestri e compagni saranno solidali e meno sarà la fatica per raggiungere lo scopo.

 

Di Aldo Sicurella

da un'idea di Ciro D'Alessio

Con Mauro Piras, Monica Pisano, Aldo Sicurella

Consulenza musicale Cristina Greco

Costumi di scena Teatro Instabile - Sartoria Manolo

Foto di scena Italo Orrù

Regia Aldo Sicurella

Le zucche e i pupazzi sono stati realizzati da Agostino Cacciabue e Rita Xaxa del Teatro Tages

 

Tecnica utilizzata: Teatro d'attore
Fascia d'età: 3/10 anni
Durata: 55'
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Foto di scena

L'HISTOIRE DU SOLDAT

HISTOIRE DU SOLDAT1

INTRODUZIONE ALL'OPERA
L'Historie du soldat è una pièce teatrale particolarmente interessante dove sono presenti musica, danza e recitazione. Per la musica sono presenti i rappresentanti delle famiglie degli strumenti musicali: per gli archi il più acuto (violino) e il più grave (contrabbasso), per i legni il clarinetto e il fagotto, per gli ottoni la tromba e il trombone e per le percussioni un set molto vario. La vicenda è tratta da una fiaba russa. Stravinskij era infatti molto attratto dalla cultura popolare russa e dalla sua interpretazione in musica. Scrisse quest'opera in collaborazione con il letterato Ramuz durante il periodo dell' esilio in Svizzera in seguito alla Rivoluzione Russa d'Ottobre.

TRAMA
Joseph è un soldato in licenza che sta passeggiando a fianco di un fiume verso casa; si accoccola appresso alla riva e fruga nel proprio zaino, estraendone un medaglione portafortuna, uno specchio, la foto della ragazza ed infine un violino. Mentre lo suona gli si avvicina un anziano signore con un retino per farfalle, che è in realtà il diavolo sotto mentite spoglie: egli si avvicina a Joseph, chiedendogli di vendergli il violino. Joseph rifiuta, ma il diavolo gli propone di scambiare il suo violino con un misterioso libro che contiene indicibili ricchezze; sfogliandolo Joseph si accorge che vi sono riportati fatti che ancora non sono accaduti: in questa maniera sarebbe potuto facilmente diventare ricco e potente. Il diavolo propone al soldato un patto: resteranno tre giorni insieme durante i quali Joseph gli insegnerà a suonare il violino, e lui insegnerà a Joseph a leggere il libro. Il soldato accetta. Allo scadere dei tre giorni, però, quando si separa dal diavolo e torna a casa, Joseph si rende conto che non sono passati tre giorni, ma tre anni: la sua ragazza si è sposata con un altro ed ha un bambino, e la madre lo crede morto, come tutti in paese. Joseph va alla ricerca del diavolo, lo trova ad un incrocio in veste di mercante di bestiame e ci si scontra, furioso. Il diavolo cerca di consolarlo ricordandogli che ora ha il libro: il soldato lo prova ed effettivamente accumula subito enormi ricchezze, ma subito si rende conto che gli interessa di più riottenere gli affetti e la vita che aveva prima. Diventato ricchissimo, Joseph reincontra il diavolo sotto forma di vecchia mezzana, che prova a vendergli un medaglione portafortuna, uno specchio, la foto della ragazza ed infine un violino; Joseph riconosce i suoi oggetti e recupera il violino, ma si rende conto che non può suonarlo: il violino è muto.

 

FAVOLA IN MUSICA di Igor Stravinskij

Libretto: C. F. Ramuz

Musica: Igor Stravinsky

Realizzazione Video: Bibigula di Abis Maurizio

Regia: Aldo Sicurella

Scene e Costumi: Enrico Piras - Cugini Gemelli

Coreografia: Gigi Farci

 

Danzatori:

Mosè Obrano (Soldato)

Gigi Farci (Diavolo)

Agata Corona (Anima-Principessa)

 

Voce Recitante:

Monica Pisano

 

Maestro Concertatore e Direttore: Giampaolo Zucca

Orchestra da camera del Teatro Grazia Deledda di Paulilatino

Violino: Attilio Motzo

Clarinetto: Anna Bruna Atzei

Fagotto: Alessandra Mura

Tromba: Matteo Cogoni

Trombone: Mauro Piras

Contrabasso: Rinaldo Asuni

Percussioni: Francesco Ciminiello

 

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LA SERVA PADRONA

La Serva Padrona1

TRAMA:

Un ricco e non più giovane signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto per darle una lezione le dice di prendere moglie. Serpina gli chiede di sposarla, ma lui anche se interessato rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan tempesta che in verità è il servo Vespone che, travestito da soldato chiede a Uberto una dote di 4000 scudi. Per non pagarli Uberto sposa Serpina e da serva diventa padrona.

 

INTERMEZZO BUFFO IN DUE PARTI di G. B. Pergolesi

Libretto: G. Federico

Musica: G. B. Pergolesi

Regia: Aldo Tarabella

Scene: Beatrice Meoni

 

Interpreti:

Francesco Facini (Uberto)

Scilla Cristiano (Serpina)

Andrea De Luca (Vespone)

Maestro Concertatore e Direttore: Angelo Guaragna

Orchestra del Teatro Grazia Deledda di Paulilatino:

Violini I: Gianmaria Melis, Peter Maio, Luigi Zucca

Violini II: Lucio Filippo Casti, Maria Teresa Sabato, Davide Marra

Viole: Salvatore Rea, Martino Piroddi

Violoncelli: Vladimiro Atzeni, Pietro Nappi

Contrabasso: Francesco Sergi

Clavicembalo: Alessandro Dalmonte

In collaborazione con la Compagnia Sperimentale OPERA BAZAR diretta da Aldo Tarabella

 

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L'INFERNO

Inferno

 

L'OPERA:

Uno spettacolo insolito ed affascinante, un progetto artistico di contaminazione fra archeologia, arte e turismo che prevede la messa in scena dell’Inferno di Dante Alighieri, quello allestito dal regista Aldo Sicurella, sviluppato lungo un itinerario che ha interessato i siti archeologici di maggiore interesse dei Comuni di:

  • Paulilatino
  • Abbasanta
  • Fordongianus
  • Sedilo

Uno spettacolo itinerante che si compone di cinque tappe distinte e differenti, ognuna delle quali suscita molteplici sensazioni nello spettatore- visitatore, che immerso in uno scenario naturale, metaforico e irreale, sperimenta l’emozione della storia. A rendere ancora più suggestiva questa performance contribuiranno una sapiente illuminazione con particolari effetti speciali e la presenza di un ensamble musicale, composto da archi, fiati e un sopranista. L’Inferno è la cantica delle passioni più violente e brucianti, il poema dello smarrimento e dell’incontro con Virgilio, la galleria di personaggi indimenticati come Beatrice, Francesca, Ciacco, Pier delle Vigne, Ulisse, Guido da Montefeltro, Ugolino… E’ la cantica in cui maggiormente si esprime la ricchezza straordinaria del realismo dantesco, quello che lo porta a forgiare una lingua di rovente novità, che non teme di spingersi verso gli opposti registri del sublime e del comico-grottesco.

La pièce sintetizza un immaginario collettivo che appartiene a tutti gli uomini di ogni epoca e che li porta ad interrogarsi sulle inquietudini più profonde, sulle domande senza risposte. Una lingua che si confonde con la musica, che riesce a diventare suono, colore, emozione, che parla universalmente al cuore di ogni uomo Il viaggio è la possibilità di addentrarsi nei meandri più profondi e nascosti della mente, delle nostre paure inconsce. Il teatro rappresenta lo strumento in grado di analizzare la realtà, scavarla e condividerla con il pubblico. Un viaggio all’interno del “nostro inferno” più intimo, ma soprattutto un viaggio nella storia e nell’architettura del passato che ci permetterà di avere nuove chiavi di lettura per interpretare e vivere il presente.--

L'AUTORE:

L’Inferno…

come se fosse un reperto archeologico da scoprire, da spolverare in cui entrare spiritualmente e lentamente.

Un piccolo pennello ci aiuterà a pulire tutti i particolari del reperto.

L’lnferno si scoprirà poco alla volta, nel silenzio delle tenebre e le parole voleranno nell’aria come se fossero stelle cadenti che dal cielo ci feriscono direttamente nel cuore.

Un ambiente fatto di sensazioni e di disperazioni. Scopriremo tutte le emozioni che l’Inferno Dantesco ci vuole dare, nonostante Dante. . . Perché, se Dante è uomo, il suo Inferno e spirito, peccato, forti emozioni, giochi soprannaturali…

Il "canto lirico" rallentato e l’anima del visitatore che scopre i gironi infernali e che ne vive tutte le emozioni.

La voce fuori campo è l’aria che lentamente scopre l’ambiente, e l’interruttore che accende una ad una le luci del grande puzzle dove si entrerà uno alla volta e… lentissimamente.

Il teatro come negazione del teatro stesso; negazione della dinamica teatrale, più vicino all’introspezione che al teatro di sensazione; sublimazione del teatro.

Una visione del peccato dell’Inferno dantesco fatta divinità da vivere…  e…  lentamente.

Aldo Sicurella

 

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Inferno2007--

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PETRUSKA

Petruska

 

Nel gran teatro del Mago Aliek, Liuba e Peruska sono “talmente brave da essere diventate attori in carne e ossa”. Proprio come due marionette, i due protagonisti interpretano le fiabe che il Mago Aliek loro padrone inventa per loro. E per Petruska sono guai perché Aliek, geloso della bella ballerina Liuba, cerca di metterlo in difficoltà sottoponendolo a prove e pericoli di ogni genere. Petruska e Liuba vorrebbero interpretare delle fiabe a lieto fine, magari “la storia di una principessa e di un principe che alla fine si sposano”... Dopo tante peripezie e l’incontro con terribili e buffi antagonisti, Petruska grazie alla sua furbizia, supera ogni prova e al Mago Aliek non resta che arrendersi e riconoscere che contrastare l'amore di Liuba e Petruska non è possibile.

Tra colpi di scena, divertenti gags e canzoni si giunge all'epilogo e… il lieto fine è assicurato!

 

Lo spettacolo che presenta i canoni classici della fiaba, si avvale di una messinscena che amalgama narrazione, recitazione e musica dal vivo. La recitazione è impreziosita dai costumi, dalle maschere e dalla musica che evoca con le sue sonorità gli spettacoli itineranti dei carri dei comici. La fiaba arriva al cuore e alla comprensione dei piccoli che apprezzano la bravura degli attori e dei musicisti impegnati in questo spettacolo corale. Le musiche composte dal M° Cristina Greco, sono valorizzate da un duo strumentale originale composto da chitarra, trombone, clarinetto, clarinetto basso e piccole percussioni.

 

Di Aldo Sicurella

Con: Emanuele Floris, Monica Pisano, Aldo Sicurella

        Mauro Diana, clarinetti - Federico Fenu,trombone e chitarra

Regia Aldo Sicurella

Maschere MA.GA.

Pupazzi Teatro delle Mani

Musiche Cristina Greco

 

Tecnica utilizzata: Teatro d'attore con musica dal vivo
Fascia d'età: 3/10 anni
Durata: 50'
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Foto di scena