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LA CAROVANA DEI SOGNI... storie d'amore e di follia

carovana

 

Ferire la terra è ferire te stesso… e se altri feriscono la terra, questi feriscono te.
Guernica è stata ferita e il mondo è stato umiliato.
Considerato una denuncia contro la guerra, per l’immediatezza con cui raffigura persone, animali ed edifici straziati dalla violenza e dal caos del bombardamento a tappeto, il famoso quadro di Picasso dà efficacemente il senso della disumanità, della brutalità, e della disperazione che dalla guerra scaturiscono.
Dalla riflessione su quest’opera, si vuole entrare in contatto, facendosi aiutare dalle parole di poeti amici, con quelle generazioni che hanno parlato dell’amore e che dell’amore hanno fatto il loro baluardo.
Da Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, Siddharta, Jimi Hendrix e Pasolini, fino ad arrivare ai giovani ribelli della Beat Generation; questi sono solo alcuni dei protagonisti della pièce. Poeti e artisti che hanno meditato sulla fine del mondo e che del mondo hanno voluto interpretare le ambiguità e le pazzie.
L’innocenza è stata violata, il viaggio si è concluso, il rifiuto è d’obbligo, l’adolescenza esiste e la fuga è necessaria…
“Io… sono un figlio dei fiori” diceva un piccolo filosofo di periferia “… e me ne vanto”.
Ideato e realizzato da Aldo Sicurella, Carovana dei sogni... storie di amore e di follia è un intrattenimento poetico che affianca arti visive, poesia e musica in un contesto conviviale, familiare e piacevole. Tre atti unici collegati tra loro dal comune denominatore dell’amore, presentati in una cornice gradevole ed interpretati da attori e musicisti in una sorta di jam session contemporanea.

 

ATTO 1

Guernica …dalla guerra alla libertà

con Aldo Sicurella

e Thomas Sanna, pianoforte

 

ATTO 2

Riflessi di un cielo invisibile

con Monica Pisano, Aldo Sicurella

e Cristina Greco, arpa

 

ATTO 3

Beat generation

con Filippo Murgia – Aldo Sicurella – Monica Pisano

Federico Fenu, chitarra elettrica

 

Carovana dei sogni …storie di amore e di follia; è articolato in tre atti unici, messi in scena in tre giornate successive.
Il carattere intimo e raccolto del contesto necessita di uno spazio altrettanto discreto.  Le location maggiormente favorevoli sono spazi chiusi non troppo grandi, come giardini privati, corti o cortili.
Il pubblico troverà accoglienza in uno spazio allestito con tavolini e sedie dove, durante la rappresentazione, al pari di un caffè letterario, verrà invitato a sorseggiare un aperitivo, offerto dall’organizzazione stessa.

 

Di Aldo Sicurella

Con: Aldo Sicurella, Monica Pisano, Filippo Murgia

Pianoforte Thomas Sanna

Arpa Cristina Greco

Chitarra Federico Fenu

Regia Aldo Sicurella

 

Tecnica utilizzata: Reading con musica dal vivo
Fascia d'età: serale
Durata: 60'
Locandina logo jpeg rosso

 

Foto di scena
   
   

CYRANO DI BERGERAC

  Ci fu imposto il silenzio

 

"Dal 28 Dicembre 1897, sera della prima assoluta al Theatre de la Porte-Saint Martin a Parigi, protagonista Coquelin, il maggior attore francese dell'epoca, la "Commedia eroica in cinque atti in versi" Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand ha conosciuto una fortuna strepitosa: non solo sui palcoscenici di prosa ma, in varie trasposizioni e riduzioni, su quelli del melodramma edel musical, sugli schermi del cinema e della televisione".
Così scrive Guido Davico Bonino nella sua introduzione al Cirano tradotto da Mario Giobbe in maniera fedele nelle rime e nelle scansioni ritmiche con il risultato di un testo recitabilissimo. Ed è proprio avvalendosi di questa traduzione che, la Compagnia Teatro Instabile, propone un estratto dell'opera, narrato e recitato da appena due attori. Cirano viene narrato e interpretato da un cantastorie e, attraverso i dialoghi con i vari personaggi dell'opera esprime tutto il suo carattere di eroe e rimatore eccellente. Con questa prova d'attore di grande impegno, la Compagnia si propone di suscitare l'interesse di un pubblico di giovanissimi per questo eroe che continua ad affascinare le platee di tutto il mondo.
La sua bellezza interiore offuscata da un aspetto esteriore quasi ridicolo nella protuberanza del naso, il suo amore appassionato ed eterno per la bella Rossana, le sue imprese di spadaccino infallibile e senza paura, non potranno che essere amate dal pubblico al quale ci rivolgiamo. L'allestimento scenico e la duttilità degli attori forniranno una facile e piacevole fruizione dello spettacolo.

 

Da Edmond Rostand

Traduzione di Mario Giobbe

Di Aldo Sicurella

Con: Aldo Sicurella e Monica Pisano

Regia Aldo Sicurella

 

Foto di scena
   
   

ARCOBALENO DI PIETRA

Arcobaleno di pietra

Dove porterà mai quell'arcobaleno? Cosa ci sarà ai suoi piedi? "Tutto quello che si narra è soltanto leggenda e fiaba!" - pensa la ragazza - Il suo alter ego sente la voce di quella grande pietra e la pensa diversamente. Si scatena la lotta. Nascono i dubbi. Ma, non si può stare fermi. Non si può aspettare che l'arcobaleno sparisca.
"Ma... non sono più una bambina!" - pensa la ragazza. "Si, ma cosa ti impedisce di ascoltare la pietra che parla?" - risponde lo spirito avventuroso e sognante che è in lei. E' facile percorrere quella strada luminosa e colorata e, con leggerezza, andare ad incontrare il Signore del Passato, del Presente e del Futuro. E' facile perché sulla ragazza, veglia la saggia voce della pietra.
Il viaggio attraverso l'affascinante e temibile storia dell'uomo; l'ingannevole suo presente e le speranze racchiuse nel suo futuro giungerà al termine e la ragazza scoprirà di essere diversa. "Sei grande ormai!" - le dirà la pietra. Si, grande e forte. Nelle sue mani, la chiave del mondo. La storia, narra di una ragazza divisa tra la sua parte bambina e il disagio di quell'età di mezzo che è l'adolescenza. I dubbi, le indecisioni, le scontrosità e l'introversione, si scontrano con la voglia di avventurarsi in quel mondo fantastico appena abbandonato per l'ostinata decisione di dichiararsi "grandi".
L'equilibrio fra questi elementi così contrapposti e così manifesti durante il viaggio nell'arcobaleno, le farà compiere il grande salto nell'età adulta. La saggezza e la conoscenza possedute dalla pietra saranno determinanti. La ragazza imparerà a conoscere la forza racchiusa dentro di sé, attraverso la visione della storia dell'uomo. Imparerà ad avere fiducia nelle sue risorse e ad affrontare la vita attingendo dalla sapienza della pietra e da quel mondo fantastico fonte di energia per un presente migliore.

 

Di Aldo Sicurella

Con: Aldo Sicurella e Monica Pisano

Regia Aldo Sicurella

IN MEMORIA DI ISADORA

 In memoria di Isadora 003 

La danza come libertà, la bellezza come purezza, un ragazza in una società malata, una piazza con una statua al centro, alla memoria di Isadora.
Un quadro di una gioventù bruciata, riscontrabile in ogni epoca e in ogni situazione (metropolitana e non), in rapporto all'amore per la vita, per l'arte, per la bellezza interiore, racchiuso in una bianca statua.
Giglio, capobanda di ragazzi sbandati, entrerà nell'anima della statua e ne uscirà portavoce di gioia di vivere e di bellezza interiore. Lo spettacolo, adatto al pubblico delle scuole medie e delle superiori, è ispirato alla figura di Isadora Duncan.

Di Aldo Sicurella

Con: Monica Pisano, Fernando Puggioni, Valentina Valentino, Maurizio Marongiu, Fabrizio Dessì

Luci e fonica Nicola Pisano

Capomacchinista Carlo Colla

Scene Laboratori scenotecnici Abruzzesi - De Angelis Roma

Regia Aldo Sicurella

L'ULTIMO SOGNO DI SANTIAGO

 Lultimo sogno di Santiago
 

La storia è quella di Santiago, vecchio e povero pescatore cubano.
Nella sua vita ha un solo affetto: un ragazzino che lo accompagna alla pesca. Ma da molto tempo la pesca è sfortunata e i genitori del ragazzo non gli permettono che vada con il vecchio che da 82 giorni non è riuscito a pescare neanche un pesce.
Cosi l'ottantatreesimo giorno il vecchio prende il mare da solo. Un'enorme pescespada abbocca all'amo
...

di Enzo Gentile

liberamente tratto da "Il Vecchio e il mare" di Ernest Hemingway 

Con: Fernando Puggioni

Luci e fonica Nicola Pisano

Regia Aldo Sicurella